Le esportazioni di olio d’oliva Made in Italy nel mondo sono raddoppiate (+100%) in valore negli ultimi venti anni, con un’accelerazione impressa dalla svolta green a tavola verso il consumo di prodotti salutistici legata alla pandemia Covid.
È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti su dati Istat relativi al primo semestre del 2021 diffusa in occasione del via alla raccolta delle olive in Italia. A sostenere la domanda mondiale è la ricerca di alimentari sani e sostenibili determinata dall’emergenza sanitaria – sottolinea la Coldiretti – e gli effetti positivi sulla salute associati al consumo di olio di oliva provati da numerosi studi scientifici hanno fatto di conseguenza impennare le richieste di quel segmento di popolazione che nel mondo è attento alla qualità della propria alimentazione, con un incremento degli acquisti in valore del 5% nei primi sei mesi del 2021.
Quasi la metà di tutto l’olio tricolore esportato nel mondo finisce – spiega Coldiretti – nei Paesi dell’Unione Europea, dove gli arrivi sono aumentati del 98% nell’arco del ventennio, ma è in Asia che si registra l’impennata più significativa, con le esportazioni che sono quasi triplicate (+162%).
Il principale mercato di sbocco per l’extravergine tricolore – rileva la Coldiretti – si conferma quello degli Stati Uniti che assorbono da soli quasi un terzo del totale, con un incremento del 73% in 20 anni, mentre al secondo posto si piazza la Germania (+95%) davanti a Francia, Gran Bretagna e Giappone.
Fonte: Coldiretti
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